QUINOA & CO. CEREALI INTEGRALI E GLUTEN FREE
I cereali “gluten free” stanno trovando largo spazio nelle nostre cucine per le crescenti intolleranze al glutine. Ritengo che il grosso problema sia dato dalla qualità della farina che mangiamo tutti i giorni: RAFFINATA, BIANCA, SENZA NUTRIENTI…. Il corpo può sviluppare intolleranza quando ogni giorno mangiamo lo stesso cibo per molto tempo: si arriva ad una saturazione. Cerchiamo di fare una “depurazione”: abbiamo bisogno di varietà, è molto importante. Portiamo nelle nostre tavole alimenti differenti in modo che il nostro corpo possa beneficiare di nutrienti diversi ogni giorno.
Io ho trovato molto giovamento nel depurarmi dal glutine. Se non si è intolleranti bastano 3 settimane di pausa per ristabilire il corretto equilibrio.
Perché scegliere i cereali senza glutine? Perché mangiare cereali integrali e non raffinati?
- Aiutano a dimagrire > la cosa più sbagliata che si possa fare è cercare di perdere peso togliendo i cereali. Il peso cala velocemente ma lo si riacquista presto innescando l’effetto “yo-yo”. I carboidrati sono necessari al nostro cervello per rifornirlo di glucosio, principale nutrimento dei neuroni. Utilizzare cereali integrali aiuta a ridurne la quantità (saziano maggiormente rispetto alle farine raffinate): abbinati correttamente nella nostra alimentazione sono insostituibili;
- Sono importanti per il loro apporto di fibre. Aiutano nella prevenzione dei tumori che colpiscono l’apparato digerente. Utili per risolvere la stitichezza in quanto le fibre promuovono la motilità intestinale: un intestino in equilibrio significa avere un sistema immunitario forte e attivo;
- I cereali integrali mantengono intatte le loro proprietà nutritive che, durante la raffinazione, vengono perse. Dopo la lavorazione vitamine, acidi grassi, fibre e minerali vengono rivendute sotto forma di integratori o crusca per il nostro benessere e la nostra salute …. non è quindi più logico scegliere i cereali integrali?? Attenzione però!! Imparate a leggere bene le etichette! Ora in molti iniziano a fare scelte consapevoli e chiedono l’integrale. Grosse industrie hanno colto i nuovi bisogni e vendono farine bianche alla quale aggiungono crusca ma non è farina integrale!!! Se si tratta di VERA farina integrale potete verificarlo con un colino. Setacciate la farina: se scende tutta senza lasciare residui nel colino è integrale. Se mentre la setacciate scende la farina cambiando colore (diventa molto più chiara) e nel colino resta la crusca è farina raffinata!
In questo post voglio parlarvi in particolare della QUINOA:
Le vendite di quinoa stanno sensibilmente aumentando. Il suo consumo si è incrementato negli Stati Uniti e in Europa ed in America Centrale e Meridionale. Questa maggiore richiesta ha fatto si che il prezzo aumentasse (sul mercato boliviano, il più grosso produttore, è arrivata a costare 4 volte di più del riso e degli altri cereali: ciò che prima era un alimento per i poveri ora è diventato cibo per benestanti). Un’altra nota dolente è l’effetto negativo sull’ambiente: la sempre maggior richiesta porta alla necessità di coltivazioni intensive che portano all’impoverimento dei terreni e all’abbandono delle tradizionali tecniche di rotazione che permettono ai campi di riposare, rigenerando il suolo agricolo. Ha grandi virtù. In realtà non è un cereale (non appartiene alla famiglia delle Graminacee) ma contiene un’alta percentuale di amido (come i cereali) ed è ricca di proteine (più della soia). Gli aminoacidi in essa contenuti sono essenziali per l’uomo in quanto non siamo in grado di produrli e necessitiamo di assimilarli mediante la nostra alimentazione. Contiene più ferro degli spinaci e non contiene glutine. Per i vegetariani e i vegani è una valida alternativa al consumo di carne. E’ poco calorico e quindi consigliato in un regime alimentare “dietetico”.
La quinoa unisce in sé le caratteristiche dei cereali e dei legumi: contiene amido e proteine con una gamma completa di aminoacidi (è molto ricca di lisina). E’ ricca di fibre, sali minerali, vitamine (A, B, E), acidi grassi Omega 3 e Omega 6. E’ indicata anche per i diabetici perché ha un indice glicemico contenuto. Contiene fitosteroli, utili ad abbassare il colesterolo LDL. In cucina la si può usare nelle zuppe o come il riso e la pasta. Prima di cuocerla ricordatevi di sciacquarla bene sotto l’acqua corrente. Buttatela in acqua bollente salata ed è pronta in 18-20 minuti.
La varietà di quinoa maggiormente coltivata è la bianca (detta anche “dolce”). Segue la rossa e quella nera. La più esportata è la “quinoa Real” (Bolivia). Ora si trovano in commercio anche confezioni contenenti le tre varietà unite insieme. In Italia la commercializzazione della quinoa e il merito della sua diffusione vanno alla rete del commercio equo e solidale “Altromercato” che l’hanno portata da noi nel 1998. Nella regione del Salar viene coltivata la quinoa Real usando il metodo biologico, punto di forza per la sua commercializzazione e la sua vendita.
Il sapore amaro che si sente (molto meno nella varietà bianca, maggiormente nella rossa e nella nera) è dovuto alla presenza delle saponine, sostanze che proteggono la quinoa da predatori ed elementi patogeni. Queste sostanze sono considerate antinutrizionali perché riducono l’assorbimento dei nutrienti a livello intestinale. Hanno però anche proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antimicrobiche ed antivirali. Le varietà “dolci” contengono meno dello 0,11% di saponina.
Il punto fondamentale è non abusare mai di un solo alimento.
ROTAZIONE, VARIETA’ ED EQUILIBRIO! #IOLOVOGLIO !
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