NON SONO SOLO CALORIE! CUCINARE COME ATTO DI AMORE

Mai come ora la gente è ossessionata dalle calorie, dalle tabelle nutrizionali, dalla composizione dei cibi, allontanandosi sempre di più dalla CONSAPEVOLEZZA riguardo agli alimenti che introduciamo nel nostro corpo. Mi ha fatto pensare una frase che mi hanno detto la Dottoressa Cinzia Re e il Dottor Roberto Camnasio (Farmacia Re, Seregno). Riprendendo la frase del filosofo Ludwig Feuerbach “Noi siamo quello che mangiamo”, l’hanno trasformata in “noi siamo ciò che digeriamo”. Si, perché in teoria un cibo fornisce i nutrimenti esposti nelle tabelle nutrizionali ma in pratica l’assorbimento degli stessi dipende da come prepariamo il cibo alla digestione e dalla salute del nostro intestino. Più siamo “intossicati” e più sarà difficoltosa la digestione dei cibi che consumiamo.
La nostra società ci ha abituato a delegare agli altri la nostra salute e questo ci allontana sempre più dal saperci ascoltare. Il corpo ci parla, il corpo ci manda segnali che spesso non “sentiamo” o mettiamo a tacere con la pastiglia veloce.
A settembre sono stata ad un corso meraviglioso sull’energia del cibo, condotto dal bravissimo Michele LancianiEnergia presente in qualsiasi aspetto della nostra vita. Noi siamo energia.
Quanti di voi cucinano con la consapevolezza che l’energia che dedichiamo al cibo è un atto d’amore per noi stessi e per chi lo riceve? Non è solo cibo, è amore, gioia e gratitudine!
Un piatto così preparato è più buono, fornisce energia di nutrimento!
Un altro aspetto importante è la masticazione. Quante volte masticate il boccone prima di ingoiarlo? La prima digestione avviene in bocca. Gli enzimi salivari sono i primi ad attaccare gli alimenti e trasformano il cibo in “bolo”, rendendo più facile la digestione e contrastando la pancia gonfia che le donne odiano tanto. Ogni boccone dovrebbe essere masticato per almeno 20/30 secondi.
Ad esempio, quanto dovremmo mangiare per pasto? Chiudete le mani a pugno. Il volume dei due pugni chiusi è la quantità che dovremmo mangiare ad ogni pasto e masticando lentamente dovremmo impiegarci 20 minuti, il tempo di far pervenire al nostro cervello il segnale di sazietà.
Invece la maggior parte delle persone mangia in piedi o pensando ad altro e in meno di 10 minuti, mandando giù molto più cibo di quello che in realtà occorre al nostro corpo!
Accade sempre nella vita di ognuno di noi il momento in cui ci rendiamo conto di dover cambiare, di dover modificare il nostro cammino.
Cosa significa consapevolezza? Deriva dal latino Cum (con) Scio (sapere, conoscere).
Consapevolezza è la capacità di sapere: sentire ciò che sappiamo e sapere ciò che sentiamo. Significa riprendere il contatto con noi stessi, con il nostro profondo.
Quando lo diventiamo anche la volontà accompagna il nostro percorso al cambiamento.
Quando il cambiamento avviene iniziamo a sperimentare una profonda sensazione di fiducia e amore verso noi stessi e questa forza accompagna il nostro benessere.
Abbiamo un grande potenziale dentro di noi, pronto ad essere risvegliato!
Ho voluto farvi questa “introduzione” per parlarvi nel prossimo post di Macrobiotica e dei concetti di Yin e Yang. Il percorso che sto facendo con La Grande Via e il Dottor Berrino mi sta molto appassionando!

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