ACQUA: FONTE DI VITA E DI SALUTE
Siamo degli incoscienti. Abbiamo tra le nostre mani un bene prezioso, essenziale alla vita di tutto il Pianeta e lo trattiamo in modo assolutamente irrispettoso, come se fosse una cosa banale senza importanza. Incuranti delle conseguenze a medio – lungo termine (ormai direi anche a brevissimo termine!) continuiamo con incoscienza a riversare nei fiumi, nei mari i nostri scarichi industriali. Pensiamo alle moderne tecniche agricole che prevedono l’uso di sostanze chimiche. Questi veleni penetrano nel terreno ed inquinano le falde acquifere. E’ sempre più difficile trovare acqua non contaminata. Non abbiamo la cultura del rispetto e ci sentiamo padroni indiscussi del mondo. Continuerò a ripeterlo: dovremmo insegnare ai nostri bambini, fin dai primi anni della scuola, il senso civico, l’amore e il rispetto per la Natura, il NON sprecare inutilmente le preziose risorse a nostra disposizione.
Il ruolo dell’acqua nel nostro organismo è fondamentale alla vita: necessitiamo di acqua pura e viva se vogliamo vivere in salute a lungo termine.
L’acqua è il solvente universale capace di sciogliere ogni tipo di sporco. Per mezzo dell’acqua il corpo riesce a diluire gli acidi metabolici ed espellerli per mezzo dei reni. Non è sostituibile con altre bevande: il nostro corpo necessita di acqua pura.
La salute e la vita delle nostre cellule non sono compatibili con un ambiente acido: da questa condizione deriva l’invecchiamento precoce e la morte. L’acqua libera e attiva allunga la vita delle nostre cellule e di conseguenza la nostra stessa vita.
L’acqua potabile oggi a nostra disposizione è “legata”, inquinata da sostanze che impediscono all’acqua stessa di agire come un solvente nel nostro corpo. L’acqua “attiva”, “libera”, quella che si trova nei ruscelli incontaminati di montagna è in grave pericolo: le piogge acide, il continuo inquinamento stanno mettendo in serio pericolo l’equilibrio del pH del pianeta (mari, fiumi, laghi, sorgenti, foreste). Quest’ultimo è fondamentale per la vita sulla terra ferma e nei mari. Come disse Ermete Trismegisto: “così in grande, così in piccolo”, ecco che l’equilibrio del pH del pianeta incide direttamente sulla nostra vita.
La più grande scoperta di tutti i tempi a proposito di salute è che l’acqua è la cura naturale per un ambio numero di disturbi (malattie).
La Natura ci ha fornito meccanismi riflessi automatici per gestire tutti i fondamentali bisogni fisiologici. Uno di questi è la sensazione di sete. La perdita di quest’ultimo è la causa determinante della disidratazione corporea. Questo segnale non viene meno con l’età ma con la ridotta capacità funzionale delle cellule preposte all’acquisizione del ridotto apporto idrico e/o alla difettosa trasmissione dell’impulso nervoso che segnala la carenza idrica o dei messaggeri regolatori del livello idrico corporeo.
Da qui lo sviluppo del circolo vizioso: mancanza di sete > disidratazione > disfunzione organica.
Facciamo inoltre fatica a distinguere la sensazione di fame dalla sensazione di sete. L’80% delle sensazioni di fame sono, in effetti, una richiesta di acqua da parte del corpo. Queste incomprensioni sono alla base del disequilibrio: mangiamo di più, beviamo di meno.
Un’altra abitudine nefasta ormai radicata nella società consumistica è utilizzare bevande varie come surrogato dell’acqua. Queste bibite peggiorano la disidratazione corporea e intossicano l’organismo con le sostanze chimiche contenute nelle bevande stesse.
L’acqua pura infatti è fondamentale sia per portare sostanze nutritive alle cellule (fase anabolica), sia per asportare le sostanze tossiche fuori dalle cellule e dal corpo (fase catabolica). L’equilibrio di queste due fasi funzionali del nostro metabolismo è alla base della nostra salute.
L’ideale sarebbe bere 2 – 3 lt di acqua al giorno (30ml per ogni kg. di peso corporeo). E’ importante bere mezzo litro di acqua ogni qualvolta desideriamo mangiare. Poiché lo stimolo della sete viene spesso confuso con lo stimolo della dì fame, in questo modo assicureremo al corpo la quantità di liquido necessaria alle sue funzioni fisiologiche e metaboliche.
Un modo sicuro per valutare se stiamo bevendo a sufficienza, è controllare il colore, l’odore e il sapore (per i più coraggiosi) delle nostre urine. Il colore deve essere giallo paglierino chiaro, odore inesistente e sapore piacevole, mai disgustoso.
Soprattutto all’inizio, per abituare il corpo all’assunzione di maggior quantità di acqua, è utile aggiungere il succo di limone spremuto fresco e biologico. Quest’ultimo ne aumenterà l’effetto alcalinizzante e purificante.
Quale acqua bere? Ne parlerò a brevissimo.
Tutte queste preziose informazioni le trovate nel libro “Alcalinizzatevi e Ionizzatevi” di Theodore A. Baroody e Rocco Palmisano, edizioni Sapio Bis. Da leggere assolutamente!
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