NO ALLE FARINE RAFFINATE: FACCIAMO CHIAREZZA

pane3ridottoCi hanno abituati negli anni all’utilizzo delle farine raffinate e sbiancate, che non alterano il colore e il sapore delle preparazioni, a discapito della nostra salute.

I farinacei raffinati non solo non hanno fibra e sostanze nutritive ma provocano rapidi innalzamenti dell’indice glicemico. Sono un collante per il nostro intestino e sempre più spesso causa di intolleranze e disturbi proprio a livello intestinale.

Non so se ci avete fatto caso ma quanto rapidamente stanno aumentando i casi di celiachia? Dove sono i veri cereali integrali di una volta?

Facciamo una scelta salutare: ELIMINIAMO le farine raffinate tipo “0” e tipo “00”.

Vediamole nel dettaglio:

Farina “00”: rappresenta la scelta peggiore. I chicchi di grano vengono privati del germe e della crusca e resta solo l’amido, ovvero carboidrati semplici ricchi di zuccheri. In pratica al nostro corpo non diamo nessuna sostanza utile. Otteniamo solamente un rapido innalzamento della glicemia e, di conseguenza, un incremento dell’insulina: questo significa accumulo di grassi depositati e un conseguente indebolimento del nostro organismo, più facilmente attaccabile da vari disturbi.  Riguardo a questa farina il Prof. Berrino ha affermato: “E’ il più grande veleno della storia, anche se biologica!”. Perché ha avuto così successo? Perché si conserva a tempo indeterminato e questo significa guadagno in termini economici. Vi chiedo di fare attenzione! Spesso trovate nei prodotti sugli scaffali dei supermercati prodotti con farina integrale.. in realtà si tratta di farina bianca raffinata alla quale è stata aggiunta crusca! Come dice il Prof. Berrino è un doppio danno perché  “provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento del ferro e del calcio”.

Farina “0”: rispetto alla farina “00” presenta una piccola percentuale di crusca ma comunque ha perso la maggior parte delle sostanze nutritive. Non utilizzatela.

Farina “1”: ha un grado di raffinazione inferiore rispetto alla farina “0” e contiene maggior percentuale di crusca.

Farina “2” (farina semi-integrale):  io la consiglio nel periodo di transizione per abituare il corpo e il vostro gusto al cambiamento. Ha buone caratteristiche nutrizionali e un facile utilizzo.

Farina integrale: quando arriverete ad utilizzare questa farina avrete fatto un regalo al vostro corpo! E’ la vera farina, quella che si utilizzava prima dell’introduzione delle moderne tecniche di raffinazione. E’ un alimento completo perché presenta al suo interno tutte le parti del chicco. In assoluto la migliore è macinata a pietra e biologica.

Dovete attuare la vostra personale “rivoluzione” in cucina e disabituare il vostro palato ai gusti proposti dall’industria alimentare. Sperimentando poco per volta noterete come questi nuovi sapori vi conquisteranno e non apprezzerete più i precedenti. Non solo! Vi sentirete meglio, più energici, più vitali e più belli! Mangiare in modo sano cambia realmente il nostro corpo e il nostro modo d’essere, agisce sul benessere globale della persona!

All’inizio potete anche unire la farina integrale ad altre farine, come quella di riso integrale, di avena, di grano saraceno, di teff. La scelta è ampia, iniziate il cambiamento!!

3 commenti
  1. Giannino Beschin
    Giannino Beschin dice:

    Complimenti per il vostro sito che mi aiuta ad imparare molte cose sull’alimentazione.
    Come facciamo ad essere sicuri che una farina o una pasta siano effettivamente integrali e non fatti con farina 00 e aggiunta di crusca? C’è un obbligo di etichettatura dei prodotti?
    Grazie per l’attenzione

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    • User Avatar
      Claudia dice:

      Buongiorno, è importante controllare la lista degli ingredienti: dovete trovare la dicitura “farina integrale di…” seguita dal valore in percentuale. Se invece trovate negli ingredienti la dicitura “farina di frumento” seguita dalla dicitura “crusca” o “cruschello” allora vi trovate di fronte ad un finto integrale. Quel prodotto è stato realizzato con farine raffinate (00 o 0) alle quali è stata aggiunta crusca in seguito. Ci sono altre 5 prove da verificare: 1) il tempo di conservazione, è più breve rispetto a quello delle farine raffinate; 2) il colore, è uniformemente più scura; 3) il tatto, perché la farina integrale ha una consistenza simile alla sabbia, mentre quella raffinata sembra talco; 4) la cosiddetta “prova impasto“, che consiste nel mescolare farina e acqua: se il composto si attacca alle dita ed è colloso, la farina è raffinata, mentre se è morbido e non si attacca, allora è davvero integrale. 5) La prova colino: se la farina è raffinata con aggiunta di crusca troverete tutta la crusca nel colino!

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